Investimenti sostenibili 4.0

Investimenti sostenibili 4.0: 400 milioni di contributi a fondo perduto alle regioni del Mezzogiorno

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Il 18 ottobre 2023 le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna potranno richiedere il contributo a fondo perduto Investimenti sostenibili 4.0.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato infatti 400 milioni di euro dal programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027 per incentivare gli investimenti imprenditoriali, innovativi e sostenibili che facciano ricorso alle tecnologie digitali.

In particolare, le tecnologie abilitanti sono:

Esse dovranno servire all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione, alla realizzazione di nuovi prodotti, alla modifica del processo di produzione o alla realizzazione di una nuova unità produttiva.

Ai fini della valutazione delle istanze saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi ai programmi caratterizzati da particolare contenuto di sostenibilità ed efficienza energetica.

Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, copriranno fino al 75% delle spese ammissibili (macchinari, impianti, attrezzature, opere murarie, programmi informatici e licenze, acquisizione di certificazioni ambientali, servizi di consulenza).

L’iter di presentazione della domanda sarà articolato in due fasi:

Lo sportello online sarà gestito da Invitalia per conto del Ministero.

Indice dei contenuti

Cos’è Investimenti sostenibili 4.0

Investimenti sostenibili 4.0 è una misura di finanza agevolata prevista dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che dà attuazione agli obiettivi perseguiti dal programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (RIC)” FESR 2021-2027.

La misura sostiene il processo di transizione tecnologica delle piccole e medie imprese (PMI) delle regioni del Mezzogiorno:

L’obiettivo consiste nell’incentivare gli investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali.

I programmi d’investimento dovranno essere coerenti con i princìpi di tutela ambientale ad elevato contenuto tecnologico, previsti dal piano Transizione 4.0. Verrà data, inoltre, priorità, a quei programmi che saranno in grado di rispettare gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea:

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021–2027.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Investimenti sostenibili 4.0

Dotazione finanziaria

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda devono rispettare i seguenti requisiti:

Cosa finanzia

I programmi d’investimento devono:

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa di conseguire un punteggio aggiuntivo in fase di selezione.

Altre premialità sono riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, individuati dall’art. 9 del regolamento n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, o alle PMI che abbiano aderito a un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento:

Sono esclusi, inoltre, quei programmi d’investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscano il rispetto del principio DNSH.

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto ministeriale 15 maggio 2023.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili devono essere strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento previsti dal decreto ministeriale 15 maggio 2023 e relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

A.  macchinari, impianti e attrezzature;
B.  opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
C.  licenze e programmi informatici correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera A;
D.  acquisizione di certificazioni ambientali.

La misura ammette, inoltre, ai sensi e nei limiti dell’art. 18 del Regolamento GBER, le spese per i servizi di consulenza. Nello specifico, sono ammesse:

Agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella misura del 75% delle spese ammissibili.

In particolare:

Termini e modalità di presentazione delle domande

La procedura valutativa è a sportello. Le domande devono essere presentate esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web di Invitalia. Nella stessa sezione è pubblicata, inoltre, la necessaria modulistica.

L’iter di presentazione della domanda è articolato in due fasi:

Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso di rigetto della precedente. 

Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione.

Cosa prevede la procedura informatica

L’accesso alla procedura informatica:

Le imprese non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede legale o sede secondaria, o amministrate da una o più persone giuridiche o da enti diversi dalle persone fisiche, possono accedere alla procedura informatica con le modalità comunicate, anche nell’ambito della stessa procedura informatica, da Invitalia.

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