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Incentivo FRI-Tur: più di 1 miliardo di euro per le strutture ricettive. La guida per ottenere i fondi

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Il Fondo Rotativo Imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel Turismo, noto come FRI-Tur, è un incentivo, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, cavalcando l’onda della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale.

FRI-Tur, la cui dotazione finanziaria complessiva è di 1 miliardo e 380 milioni di euro, è promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia. Sarà possibile presentare domanda a partire dal 1° marzo 2023, mentre la documentazione sarà già disponibile dal 30 gennaio.

Indice dei contenuti

FRI-Tur: cos’è

Il Fondo Rotativo Imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel Turismo (FRI-Tur) è un incentivo rientrante nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche.

Si tratta della Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR, di titolarità del Ministero del Turismo e resa nota con l’Avviso pubblico del 5 agosto 2022.

Si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500 mila e 10 milioni di euro, con un focus incentrato su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle PMI e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.

I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

FRI-Tur: a chi è rivolto

FRI-Tur è rivolto a:

Requisiti

A seguire i requisiti che le imprese dovranno possedere per poter presentare la domanda:

FRI-Tur

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva è di 1 miliardo e 380 milioni di euro, di cui 600 milioni di euro concessi sottoforma di finanziamento agevolato dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e 180 milioni come contributo diretto alla spesa. Il finanziamento CDP attiva ulteriori finanziamenti per 600 milioni di euro, concessi dalle banche che aderiscono alla Convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italia e Cassa Depositi e Prestiti.

Termini e condizioni

Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate direttamente dalla Commissione Europea.

È previsto un mix tra finanziamento a fondo perduto e finanziamento agevolato.

Finanziamento a fondo perduto

Viene concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime a seconda della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.

Finanziamento agevolato

Viene concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti a un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Al finanziamento agevolato dev’essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione per la regolamentazione dei rapporti di concessione di finanziamenti nell’ambito degli incentivi alle imprese operanti nel settore del turismo, firmata il 29 agosto 2022 da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.

Gli incentivi, ovvero la somma del finanziamento agevolato più il contributo diretto alla spesa, sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento UE 651/2014).

Se le singole unità interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del territorio nazionale, le percentuali di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) e di Contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione della singola unità locale.

La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma d’investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

I suddetti incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.

Interventi e spese ammissibili

È possibile richiedere gli incentivi per interventi di:

L’investimento dovrà essere riferito a una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e dovrà prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500 mila euro e 10 milioni di euro.

I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.

Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.

Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Come presentare la domanda

La domanda può essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 1° marzo 2023, fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023. Dal 30 gennaio 2023, invece, sarà possibile collegarsi alla piattaforma d’Invitalia per scaricare la documentazione.

Per inviare la domanda è necessario:

Inoltre, come riportato nel sito d’Invitalia, bisogna disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Al termine della procedura verrà assegnato un protocollo elettronico.

Le domande saranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.

Le dichiarazioni del Ministro del Turismo

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, in merito all’incentivo FRI-Tur ha dichiarato: «Consentirà alle nostre imprese di essere maggiormente competitive e al passo con i continui cambiamenti del settore. L’intervento testimonia il pieno sostegno del Governo al comparto turistico che, soprattutto nell’ultimo anno, ha dimostrato di trainare l’economia italiana».

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JO Consulting è un’azienda specializzata in consulenza su fondi europei e finanziamenti a fondo perduto. Dal ‘98 curiamo il business di imprenditori, PMI, startup, enti pubblici e privati.

Se sei interessato alle opportunità offerte dal FRI-Tur e hai bisogno di un supporto nella presentazione della domanda, contattaci chiamandoci o compilando il modulo di contatto qui in basso.

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